Ronnie Cutrone: Tataboo

2 Ottobre - 22 Novembre 2003

Giovedì 2 ottobre 2003, alle ore 18.00, Lorenzelli Arte inaugurerà una mostra personale di nuovi lavori dell'artista statunitense RONNIE CUTRONE. 

Verranno esposte più di quaranta opere di grande formato alcune delle quali appositamente create per questa nuova esposizione milanese. I famosi acrilici su tela e su bandiera americana, la serie degli Apostles per altro già esposti (San Martino Valle Caudina 2000) e le nuove opere che riflettono in maniera personalissima la visione dell'artista dopo le stragi dell'11 settembre 2001, sono il filo conduttore di questa mostra che lo stesso Cutrone ha voluto battezzare “Tataboo”, sorta di vocabolo onomatopeico ripreso dal linguaggio infantile, che l'artista intende appunto “omaggiare” (vedi testo in catalogo). I Superheroes, Crosses, Ice Creams and Explosions, sono le nuove serie di opere cardine dell'esposizione, e come già si evince dai titoli, esse rappresentano una sorta di contraltare tra l'ottimismo, la “gioiosa spensieratezza” tipicamente “americane” e quei fatti purtroppo tristemente noti, che certamente hanno lasciato un segno indelebile nella cultura e nel modo di vivere non solo statunitensi. Questo singolare gruppo di opere fa quindi da contraltare tra la visione tragica dei dipinti espressamente dedicati alla tragedia e un punto di vista infondo positivo. Queste opere che non escludono i fatti, nemmeno sembrano ignorare, di contro, l'eventualità di una possibilità di riscatto. 


Il lavoro di Ronnie Cutrone è da sempre molto vicino al mondo infantile, è carico di humor e di ironia, è di grande interesse attuale e testimonia la straordinaria vitalità dell'immagine. Attraversando la stagione americana del graffitismo dei primissimi anni '80, pur senza farne parte, concentrando la ricerca al linguaggio dei fumetti e della cultura popolare e con la sua rivisitazione personalissima della Pop Art, il lavoro di Cutrone si esprime via via attraverso una lettura ludica e disincantata di segni – e perché no – di sogni, che si esplicitano in un linguaggio a tratti intenzionalmente dissacratorio toccando anche temi politici: è appunto il caso della sezione di lavori scelti per questa mostra che si ispirano agli attentati di New York, città in cui Cutrone è nato ed ha sempre vissuto, e della quale ha respirato il senso di ciò che per lui rappresenta la “cultura americana”.