A quasi trent'anni dall'ultima esposizione dedicata a Maurice Wyckaert, lorenzelli arte in contemporanea con il Museum voor Moderne Kunst di Oostende, ha il piacere di presentare un'importante retrospettiva dedicata a questo grande artista e amico.
Saranno esposti circa 40 dipinti che ricostruiscono la fisiologia dell'ampio lavoro da lui svolto tra Belgio, Italia, Francia, Gran Bretagna e Israele. Scrive Max Loreau in catalogo: senz'altro più di qualsiasi altro egli dipinge con il peso della sua virilità. Prende dei blocchi di materia che stende accuratamente con il coltello, delle pesanti zolle opache alle quali dà uno slancio sicuro, spessi strati di impasto di cui cerca di scaricarsi riversandoli sul suo quadro, dove egli si impegna tutta la giornata, e che porta con sé da una tela all'altra, ricominciando senza un attimo di respiro i suoi lavori di liberazione. Sotto la pressione della sua mano che le scolpisce, le energiche impressioni compresse nel suo essere si tramutano in paesaggi massicci e tormentati, in distese di terre e di campi dalle prospettive interminabili, agitate da movimenti violenti.