Victor Pasmore

10 December 1998 - 30 January 1999

Questa mostra vuole essere un tributo a Victor Pasmore, grande artista inglese, purtroppo recentemente scomparso. L'artista è deceduto lo scorso gennaio a Malta, e Lorenzelli Arte desidera inaugurare questa vasta mostra retrospettiva che rende omaggio all'uomo, all'amico, all'artista. 

A oltre 15 anni dall'ultima mostra a lui dedicata, si potranno ammirare lavori considerati fondamentali per il suo percorso artistico, comprendendo importanti dipinti, inediti per il pubblico italiano. 

Le oltre 60 opere esposte rappresentano al meglio la sua produzione, e coprono un periodo che va dal 1962 al 1984. Dai suoi lavori con il plexiglas, attraverso i rilievi e i grandi dipinti su tela, a opere di grande impatto visivo, quali Leda and Swan #2, la serie delle Black Image. 

Siete cordialmente invitati. 

Catalogo con testo introduttivo di Luigi Lambertini e vari contributi critici tra cui: Gillo Dorfles, Alan Bowness, Marco Valsecchi, Michel Sephour, Herbert Read, Elda Fezzi, disponibile in galleria. Pubblicata in catalogo anche un'importante intervista rilasciata da Pasmore a L. Sjöberg, direttore della Columbia University, in occasione di una sua mostra alla Hatton Gallery nel maggio del 1960. Ancora oggi un documento di sorprendente attualità. 
Nel lavoro del maestro inglese, il quale con Ben Nicholson e Barbara Epworth realizzò la prima mostra di arte astratta nell'Inghilterra del secondo dopoguerra, “...L'intima e polivalente dialettica tra i segni netti e plasmate forme (...) era divenuta, dipinto dopo dipinto, una poetica e penetrante realtà dalle quiete scansioni di spazi, di profondità e di palpitanti echi.” (L. Lambertini) 

Incisioni e rilievi, l'adozione di materiali poco usuali (plexiglas, formica, legno), colore e segno, sono i mezzi che identificano l'esperienza astratta e la meditazione sui dogmi costruttivi e sulla scomposizione nel lavoro di ricerca di Victor Pasmore. L'intento, dal quale non trascende, sembra un continuo sforzo, per quanto modulato e lirico, volto a raggiungere la simbiosi espressiva tra raziocinio ed emozione. 
Spirali pulsanti, frammenti di curve si semplificano, profondamente ritmici, esplorativi e illimitati; strutture organiche e ataviche trovano il pretesto per rivelare lo spirito essenziale, per liberare verso l'oggettività, attraverso la costruzione.