Marcello Morandini

Marcello Morandini nasce a Mantova il 15 maggio 1940 e si trasferisce a Varese nel 1947. Frequenta l'Accademia di Brera ,e parallelamente, lavora per uno studio professionale a Milano. Sono di questi anni le prime sculture. Nel 1964 apre uno studio di grafica a Varese, di seguito a Milano e poi a Genova con Eugenio Carmi. Nascono i primi progetti di design per Gabbianelli, Kartell e un'importante collaborazione con Umberto Eco per Bompiani. 
A Genova progetta l'allestimento della "Fiera dei paesi africani del mare" e lo studio di ristrutturazione per la nuova Galleria La Bertesca, di cui è socio fondatore e che pubblica la sua prima monografia per una sua mostra curata da Tommaso Trini. 
Nello stesso anno ha una sala personale alla XXIV Biennale d'Arte di Venezia. Nel 1969 progetta e fa costruire la propria casa a Varese dove l'anno successivo trasferisce il suo studio. Insegna per alcuni anni presso il liceo artistico di Varese. 
Nel 1972 ha la sua prima mostra retrospettiva alla Kestnergesellschaft di Hannover. Inizia da qui una fattiva collaborazione con musei, gallerie e industrie tedesche, in particolare con Rosenthal di Selb. Nel 1975 viene edito da Peter Pfeiffer il primo catalogo generale delle sue opere. 
Nel 1977 organizza presso i Musei Civici di Varese il secondo "Simposio Internazionale di studi di arte costruttiva" sul concetto della serialità dell'arte ed è presente a Documenta 6 a Kassel. 
Nel 1982 riceve una borsa di studio dal DAAD, per un soggiorno studio di tre mesi a Berlino ed è invitato con Attilio Marcolli a Documenta Urbana, di Kassel. 
Nei primi anni ottanta inizia una lunga collaborazione con gli studi di architettura Miraglia di Varese e Ong&Ong di Singapore per alcuni importanti progetti di architettura e di arredo urbano. In Germania progetta la facciata, lunga 220 metri, per la fabbrica di porcellane Thomas, a Speichersdorf (1984), e del nuovo edificio amministrativo della Rosenthal, a Selb (1987). Nel 1990 è invitato all'"International Forum für Gestaltung" di Ulm e alla conferenza internazionale "Mid", a Lisbona in concomitanza con una mostra personale di design. Nel 1991 progetta a Kuala Lumpur un edificio commerciale di 36 piani. 
Contemporaneamente continua un'intensa collaborazione nel campo del design con ditte europee e giapponesi. 
Nel 1993 è commissario nella sezione "progetti" nella giuria del "Design Preis" svizzero a Soletta. Nello stesso anno ha la prima grande mostra antologica abbinata di arte e design al Museo Die Neue Sammlung di Monaco. 
Tra il 1995 e il 1997 è docente di arte e design alla Sommer Akademie di Salisburgo e alla Sommer Akademie di Plauen in Germania. 
Dal 1997 è docente di design alla scuola cantonale di Losanna ed è per tre anni direttore del Museo Internazionale Design ceramico di Cerro di Laveno. 
Dal 1994 è membro della giuria del Design Zentrum di Essen. 
Nel 1998 nasce da Maria Barisi, sua figlia Maria Enza. 
Nel 2000 la città di Varese gli affida lo studio della sua piazza principale. Nel 2001 fonda con Maria Teresa Barisi il centro editoriale di design "Marienza". Nel 2002 ha una mostra/conferenza all'università Lusìada di Lisbona. Studia per la ditta Brockmann di Bottrop i nuovi uffici e nuovi prodotti. Il museo Quadrat "Josef Albers" di Bottrop acquista una sua grande scultura per l'ingresso. 
L'esposizione di arte e design nel 2002 da Lorenzelli Arte, Milano, appositamente pensata in concomitanza agli eventi legati al Salone del Mobile, e la collaborazione con Abitare Baleri, segnano ufficialmente il suo ritrovato interesse professionale in Italia. 
Un'altra mostra personale a Milano, presso la galleria Naviglio Modern Art viene allestita, nel 2003, sempre in occasione della settimana del Salone del Mobile. 
Della primavera 2006 è la nuova mostra al castello di Masnago di Varese dove Morandini ritorna ad esporre, dopo cinque anni, 40 nuove opere d'arte: pannelli disegnati, strutture tridimensionali e sculture in legno, con alcuni mobili disegnati nel 2000 per Abitare Baleri di Bergamo e nel 2005 per Longoni di Cantù. 
Dopo Varese l'esposizione, integrata con altre opere ora collocate in altri musei, è trasferita a Waldenbuck, vicino a Stoccarda in occasione dell' inaugurazione, il 20 maggio 2006, del nuovo Museo Ritter.