Leonardo Genovese. Aprile è il più crudele dei mesi

Fondazione Vittorio Leonesio, Puegnago del Garda.

lorenzelli arte è orgogliosa di aver collaborato con la Fondazione Vittorio Leonesio, in occasione della mostra del fotografo Leonardo Genovese, "Aprile è il più crudele dei mesi", a  cura di Ilaria Bignotti e Camilla Remondina, presentata nel contesto di Brescia Photo Festival 2024 - Testimoni.

 

Dal 14 aprile al 16 giugno 2024

Orari: sabato e domenica dalle 15:30 alle 19:30 o su prenotazione

Contatti: leonesiarte@gmail.com

 


 

 

Osservando le fotografie di Leonardo Genovese, tra i più criptici fotografi contemporanei, attento esploratore di credenze e rituali antichi, sepolti nella terra morta delle convenzioni quotidiane, risuonano potentemente i primi versi de La terra desolata del poeta T.S. Eliot.


Gli occhi di un cavallo blu, i gesti raccolti di mani segnate di abitanti del profondo sud – un sud del mondo, un sud d’elezione – e quell’uomo-vate seduto con una luce fioca alle porte di una caverna incoronata di verde lussureggiante, sono solo alcune delle icone che Genovese ha, nel corso della sua oramai quarantennale ricerca, saputo fissare sulla pellicola e poi su carta, per dar luogo a una narrazione carica di evocazione, memoria e desideri nascosti, apparentemente lontani dal nostro tempo eppure oscuramente “conosciuti” dal nostro inconscio.


La mostra intende allora ripercorrere, attraverso una selezione di fotografie, la sua indagine attenta e meditata, lasciando che i due ambienti espositivi, anticamente adibiti a luoghi di riparo e ricovero di bestiame e foraggio, esaltino ancor più la matrice ancestrale dell’opera di Genovese. 

 

Testo di Ilaria Bignotti

 

Biografia

Nato a Potenza, in Lucania, Leonardo Genovese si sposta a Milano nel 1981 per lavorare nel cinema e con la fotografia. Da allora, l’indagine di Leonardo Genovese si è sviluppata attraverso questi due media. La sua fotografia si concentra sui dettagli della vita di tutti i giorni: nella serie Asparizione (2003-2004) il dettaglio di alcuni indecifrabili soggetti in primo piano viene astratto dal colore della stampa lambda. Ciò che prevale è la materia degli oggetti stessi. 

 

Nella serie Degli Oggetti (2012-2018), alcuni utensili di recupero, come pentole, stoviglie, strumenti di taglio e chiavi, vengono ritrovati e fotografati uno ad uno, per costituire una serie di ritratti in bianco e nero. Nel contesto della produzione cinematografica, i lavori di Genovese si concentrano invece su azioni semplici e senza tempo, catturate con inquadrature fisse, che evocano credenze ancestrali e interrogativi universali dell’umanità.  Nei cortometraggi emerge la continua affinità dell'artista con il paesaggio lucano, che costituisce una presenza costante e influente nelle sue opere.

 

 

14 aprile - 16 giugno 2024