Italia Arabia

Chelsea Art Museum, New York

10 dicembre 2008  | 7 febbraio 2009

 

A partire dagli anni quaranta, l'Italia vide un notevole afflusso di artisti arabi, in particolare dalla Siria, dal Libano e dall'Egitto. Alcuni dei più importanti pittori del secondo dopoguerra Beirut, Aleppo e Il Cairo lanciarono la loro carriera, e dinamizzarono le rispettive scene artistiche dei loro paesi, dopo l'apprendistato ai moderni pittori italiani. La misura in cui gli insegnanti italiani, a loro volta, hanno assorbito lezioni da questi studenti è incerta. Ma in "Italia/Arabia", la giustapposizione dei Tetti di Alcamo (Tetti di Alcamo) di Renato Guttuso, 1976, con una fila di umili edifici del villaggio messi insieme, dipinti due anni dopo l'analogo Untitled di Louay Kayyali, 1974, rivela tali connessioni con l'impassibilità non espressa.

Eppure, alla luce dell'eredità siciliana di Guttuso, le valenze arabe e nordafricane del suo immaginario portano un'eziologia più sfumata, che punta alla complessa e stratificata storia dello scambio tra l'Italia e il mondo arabo. L'influenza dell'arcaismo stilizzato e folcloristico di Massimo Campigli sui dipinti di Fateh Moudarress, un artista siriano che ha studiato a Roma, è innegabile. Ma l'ispirazione di Campigli per motivi non anonici (specificamente etruschi) destabilizza la nozione di qualsiasi "originale" culturale, sia italiano che arabo (in effetti, gli Etruschi stessi erano, e sono, spesso imputati con origini "orientali").

Mentre molte delle giustapposizioni della mostra parlano da sole, sarebbero state ben servite da un breve background biografico su ogni artista. Le affinità geometriche di Faramarz Pilaram con i dipinti di Alberto Magnelli aleatorio sono il risultato di un contatto o di uno studio consapevole? Ciò che il catalogo illustrato della mostra non arricchisce a questo proposito rimane il dominio della futura borsa di studio. Cosa, nello specifico, della scena italiana del dopoguerra, in bilico tra un modernismo avventuroso e un realismo grintoso e antifascista che ha cercato di recuperare qualcosa di accademico in Italia attratto da giovani artisti arabi? "Italia/Arabia" pone almeno la domanda, accoppiando immagini altrimenti raramente psote in relazione. 

(By Ara H. Merjian, Artforum)

10 Dicembre 2008