9 maggio | 27 giugno 2009
Giorgio Griffa è stato uno dei protagonisti piu’ creativi di quella tendenza artistica nata sul finire degli anni Sessanta e denominata “Pittura Analitica” o “Pittura Pittura”.
In mostra saranno esposte 15/20 opere degli anni Settanta, di grandi e medie dimensioni, che testimoniano il lavoro di quegli anni. Queste tele si contraddistinguono per la loro essenziale composizione formale: segni, linee, strisce, arabeschi, a volte sfumati, altre dipinti a campiture di colore uniforme; una pittura immediata, vivace e luminosa, eseguita senza esitazioni.
Una maniera di dipingere non referenziale che sposta il suo accento sugli elementi sostanziali della pittura. Il colore è espresso tramite elementi decorativi primari, lo spazio diventa parte integrante della composizione pittorica. Un fare artistico minimale e concettuale, lontano dagli elementi classici della pittura e sospinto verso una dimensione tra il finito e l’infinito.
Giorgio Griffa nasce a Torino nel 1936, dove vive e lavora. La sua prima mostra personale si tenne alla Galleria Martano di Torino nel 1968. Partecipa a numerose rassegne nazionali e internazionali dedicate alla pittura aniconica ed espone in numerosi spazi pubblici e privati.
Tra le personali ricordiamo quelle presso le Gallerie Martano e Sperone di Torino, Sonnaben a New York, Templon di Parigi, Fumagalli di Bergamo, la Pinacoteca di Ravenna e piu’ recentemente al Kunslanding di Aschaffenburg, il Museo della Permanente a Milano e l’Institut Mathildenhohe di Darmstadt; tra le collettive si ricordano le partecipazioni alle Biennali di Venezia del 1978 e 1980, e le mostre presso Palazzo Reale di Milano, Palazzo delle Esposizioni di Roma, Castello di Rivoli e tantissime altre.
Nel 2001 e nel 2002 la GAM di Torino gli dedica due importanti mostre.
Nel 2005 espone all’Institute Mathildenhohe di Darmstadt.
Le sue opere sono presenti nelle piu’ importanti collezioni pubbliche e private.