Jean Arp | Osvaldo Licini e il contesto internazionale

Museo cantonale di Lugano

dal 6 aprile al 7 settembre 2014

 

150 opere per comporre un dialogo visivo che coinvolge due grandi figure del XX secolo e artisti loro contemporanei.


Dal 13 aprile al 20 luglio 2014 il Museo d’Arte Lugano presenta la mostra Jean Arp-Osvaldo Licini, un dialogo inedito che svela assonanze visive e di poetica fra due grandi artisti del XX secolo: lo scultore alsaziano – svizzero di adozione – Jean Arp (Strasburgo 1886-Basilea 1966) e il pittore italiano Osvaldo Licini (Monte Vidon Corrado, Fermo, 1894-1958), tra i protagonisti, rispettivamente, del dibattito artistico centro-europeo e italiano nella prima metà del Novecento. 

 

“Il più astratto dei surrealisti e il più surrealista degli astratti”, così la nota gallerista francese Denise René definì Jean Arp; una perfetta sintesi dell’attitudine di Arp caratterizzata dall’indipendenza di pensiero, dalla mai piena adesione alle avanguardie a lui coeve. Una posizione affine a quella di Osvaldo Licini. La sensibilità culturale dei due artisti presenta, infatti, sorprendenti punti di convergenza: uniti dalla ricerca dell’“elementare”, entrambi rivendicano la necessità di individuare nell’arte una dimensione spirituale, un momento originario, basato sulla ricerca di elementi primordiali. Arp e Licini indagano il mistero della relazione fra uomo e natura attraverso un vocabolario di forme essenziali: geometriche negli anni giovanili e, in seguito, tratte dall’universo umano e naturale. Parti del corpo, forme organiche, paesaggi, lettere dell’alfabeto o oggetti quotidiani vengono trasfigurati e ricombinati, come se gli artisti ambissero – ponendo in relazione elementi della natura e simboli astratti – a cogliere le dinamiche che presiedono a processi invisibili e rivelare le regole alla base del divenire delle cose. Una sottile ironia pervade il loro immaginario, senza tuttavia comprometterne il lirismo, ma tenendolo al riparo dal pericolo dell’abbandono al sentimento. LAC Lugano Arte e Cultura
Al fine di mettere a fuoco i diversi temi di dialogo fra i due artisti, il percorso espositivo si articola in una successione di capitoli: dagli anni di formazione (“Gli esordi figurativi”), verso l’astrazione geometrica (“La linea dell’orizzonte”, “Equilibri instabili”, “Architettura dello spazio”, “Astrazioni”), la mostra si sofferma sull’indagine dell’universo naturale (“Genesi delle forme”), sull’uso delle lettere e dei simboli (“Caratteri e segni evocativi”) per chiudersi con un’importante sezione dedicata alla figura biomorfa (“Tra natura e mito”).
Il confronto fra le opere di Arp e Licini permette allo stesso tempo di apprezzare alcune differenze nella poetica dei due: se la natura rappresenta infatti per Arp lo spazio in cui esplorare forme e processi al fine di formulare un inedito linguaggio visivo, per Licini essa è invece il luogo del mito, la dimensione a cui attingere per dare forma a un immaginario fantastico.

6 aprile - 7 settembre 2014