Giovedì 10 aprile 1997, Lorenzelli Arte presenterà una mostra personale di Giorgio Griffa intitolata “Come un dialogo”.
Nelle tre sale attigue sale della galleria, saranno esposte sei grandi opere, che abbracciano quasi un ventennio del lavoro di Griffa, alcune di fondamentale importanza quali Dionisio, del 1980, U.N.A.L.I.N.E.A del 1981, fino a giungere ai lavori attuali. Un percorso, quello proposto da questa mostra, attraverso il quale è possibile scorgere alcune coordinate costanti della pittura di Griffa.
Lo stesso artista, testimonia con le sue parole: ogni segno, ogni traccia di colore, è esemplare di se stesso, non ha bisogno di essere enfatizzato, porta in sè la memoria e le suggestioni che l'uomo ha affidato nei secoli alla pittura [...] è la pittura stessa che diviene soggetto.
Il dialogo fra linea e colore è lasciato aperto, in qualche caso il segno definisce un confine del colore ma più spesso essi si mescolano e sovrappongono attraverso la forma delle pennellate.
Alla fine sulla tela rimane la traccia di un rito che sovrasta la identità dei segni e li trasforma in lineamenti e pelle di quella immagine globale costituita dalla tela dipinta.
Dunque è corretto che questa pittura rappresenti se stessa, il suo farsi piuttosto che le sue capacità di evocazione, che pur rimangono, felicemente inevitabili. E lo spettatore inciampa nelle tracce, si scontra con l'evento. Se c'è una vertigine, direi che questa è il risultato di un'opera riuscita.
Lo spettatore non è mai un soggetto passivo, non è un vaso nè un imbuto, senza di lui l'opera non esiste o tutt'al più sopravvive, giace, in attesa che arrivi qualcuno .
Griffa aveva già esposto il suo lavoro presso la Galleria Lorenzelli in altre due precedenti occasioni: 1978 e 1985.
L'esposizione rimarrà aperta al pubblico fino al 14 maggio 1997.
Giorgio Griffa : Come un dialogo
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