lorenzelli arte chiude la stagione espositiva 2004/2005 dedicando una mostra all’artista statunitense James Brooks, aperta dal 19 maggio al 23 luglio.
Saranno esposti quindici acrilici su tela datati tra il 1969 e il 1972, dove è possibile rintracciare un eco di quell’“astrattismo romantico”, così definito dai critici d’oltre oceano, al quale i lavori di Brooks sembrano con sicurezza ispirarsi.
Scrive Valsecchi nel testo in catalogo, che Brooks è un artista che ha “risentito in maniera determinante delle due componenti di astrazione romantica e spazialità” che sembrarono caratterizzare la pittura americana del secondo dopoguerra. Nel testo viene raccontata in maniera sintetica, ma pregnante, la fortuna critica che questa pittura cominciò ad avere in ambito internazionale e il modo in cui questa stava per essere recepita dai critici europei tra l’inizio e la metà degli anni ’50. Quando stava per cominciare, insomma, la sua concreta fortuna oltreoceano.
Parlando di Brooks, Valsecchi rileva come la pittura dell’artista debba intendersi debitrice di quei risultati. Una pittura, la sua, che all’interno delle sue peculiarità si esprime, “non a campiture di colore ma per agglomerati cromatici, a timbro squillante, con rilegature nere come ombre lunghe o premonizioni drammatiche”, dove “la dimensione di questi agglomerati non si agglutina in segni, in contrazioni; ma si espande a piena voce e con un controllo lirico, un timbro disteso che è un’altra sua dote”.
La prima mostra personale dell’artista in Italia si tenne alla Galleria Lorenzelli di Milano nel 1975. Di Brooks si ricordano inoltre le partecipazioni ad importanti mostre collettive ospitate nei maggiori musei americani tra la fine degli anni ’70 e gli anni ’90 (Guggenheim Museum di New York, The High Museum of Art di Atlanta) e le personali tenute in prestigiose gallerie americane, ultima delle quali, la Artemis Greenberg Van Doren Gallery di New York nel 2003.
Disponibile in galleria un catalogo italiano/inglese, Lorenzelli Arte n°113, con riedizione del testo di Marco Valsecchi e apparati bio-bibliografici. Tutte le opere presenti in mostra sono pubblicate in catalogo a colori.