lorenzelli arte è lieta di presentare una nuova personale di Enrico Della Torre intitolata “Percorsi” opere 1997-2007.
A più di dieci anni dall'ultima personale di Enrico Della Torre da Lorenzelli Arte, verranno esposti quaranta dipinti scelti realizzati tra il 1997 e il 2007. La mostra è accompagnata in catalogo dal testo critico di Francesco Tedeschi. I dipinti che caratterizzano questa fase decennale, anche se in maggioranza datati al 2005 e al 2006, denotano una nuova sintesi astratta, un'intonazione mirata ai nitidi colori che si fa interpretazione personale di forme e strutture.
Le opere di Della Torre appartenenti a questo periodo, da sempre inscritte nella lunga tradizione formale dell'astrazione geometrica, presentano grafie architettoniche meno perentorie rispetto al passato. Questo perché, come scrive Francesco Tedeschi in catalogo, “l'interiorità del sentire individuale incontra l'interiorità della forma stessa, che si costruisce nel suo farsi e trova ragione del suo essere nel suo stato aperto e provvisorio”. “Figure di parvenza architettonica o strutturale”, scrive ancora Tedeschi, “sempre sfuggenti, irregolari, inclinate”: sono la traduzione formale tradotta in pittura di questo nuovo sentire di Della Torre, dove “la loro natura perfetta non è la rivelazione di un limite, ma segno del grado di spontaneità con cui il tempo, la natura, il cammino percorso, determinano l'accadere”.
Il nuovo corso di Della Torre, infatti, si apre oggi ad una sorta di relatività formale, che è pura libertà delle forme. Forme che ammettono nuovi movimenti, ulteriori suggestioni e variazioni.
“Ciascuna opera di Della Torre esprime una dimensione di incertezza e ambiguità, che trasforma ogni possibile definizione in un dubbio, ogni costruzione in un frammento o in un momento di temporanea aggregazione all'interno di una continua instabilità, dove il fluire […] prevale sull'essere”.
È il trionfo, conclude ancora Tedeschi, del “tempo della vita su quello assoluto”, dove le opere recenti di Della Torre ci appaiono, in tutta la loro chiarezza, “lontano da ogni astratta logica di razionalità o di spiritualità metafisiche”.