Inaugura giovedì 13 marzo il secondo capitolo di On the Matter, mostra tematica, da un’idea di Matteo Lorenzelli con la curatela di Ilaria Bignotti, che si sviluppa negli spazi di lorenzelli arte in due momenti espositivi, destinati a far luce sulle declinazioni e sulle motivazioni che spingono artisti storici e contemporanei ad utilizzare nella loro ricerca uno o più materiali in modo innovativo, coerente, reiterato e in alcuni casi anche ossessivo.

Dopo il primo percorso, dedicato alle indagini artistiche dalla prima metà del Novecento all’epoca postmoderna, la seconda tappa della mostra apre il sipario su artisti attuali, molti dei quali mid- career e riconosciuti a livello internazionale, ma offre anche una prospettiva su alcune ricerche più recenti che tuttavia dimostrano maturità e coerenza attorno al tema espositivo.

Il percorso propone così l’opera di Nunzio, alchimista della materia e cantore di una disciplina dell’immaginazione materiale e della vita delle cose, e l’opera dell’artista giapponese Chiharu Shiota, la cui indagine si caratterizza per installazioni composte di fili intrecciati ed elementi ad alto tasso simbolico e memoriale, dove la materia mette in luce “l’esistenza nell’assenza”. Anche Sissi, artista bolognese, lavora sull’annodamento, sul corpo, sul vestimento e sulla relazione, dialogando puntualmente con Shiota.

La seconda tappa della mostra affronta dunque, attraverso il cannocchiale ottico della materia, tematiche legate alla filosofia del corpo e della relazione, indagando le geografie culturali della contemporaneità attraverso i diversi materiali: i metalli, per cui sono esposti i corpi bronzei di epica conoscenza e potente saggezza di Liu Ruowang, artista cinese che sa plasmare il bronzo in modo monumentale e mistico, e gli Armonici di Antonella Zazzera, artista che fa cantare la luce e vibrare le corde del rame, materiale d’elezione di ogni suo lavoro dove la materia si trasforma in energia pura.

Altre opere in mostra offrono la possibilità di osservare a quali livelli di sperimentazione siano giunti gli artisti con i materiali plastici e di natura industriale, come Faust Cardinali che sceglie la resina polivinilica, la affronta e mescola l’acrilico, il poliestere, il ferro, l’alluminio con oggetti d’elezione e d’affezione, disparati attivatori d’immaginazione annegata nella materia.

La mostra presenta poi il lavoro di Serge Attukwei Clottey, artista ghanese che ha fondato un vero e proprio movimento e metodo di lavoro artistico e sociale: l’Afrogallonism. Le taniche utilizzate per il trasporto di olio da cucina e di benzina, dismesse e disperse in colossali quantità nel suo paese e spesso reimpiegate come contenitori per il trasporto dell’acqua potabile con le logiche conseguenze nefaste per la salute degli abitanti, diventano infatti materiale di reimpiego artistico e motore processuale di un’attività estetica collettiva: fatte a pezzi, si trasformano in una miriade di elementi compositivi di plastica colorata, prevalentemente gialla, chiamati a creare tessiture musive di dimensioni anche monumentali, assieme a vecchi pneumatici, scarti di legname e sacchi di iuta. Questi ultimi sono la materia d’elezione di Ibrahim Mahama, artista di origine ghanese al centro dell’attenzione internazionale, che con i sacchi di iuta realizza installazioni monumentali, per stimolare la sensibilità del pubblico nei confronti dello sfruttamento economico e della disparità sociale, animato dalla speranza che questi materiali diventino, dichiara l’artista, “portatori di luce” e possano così “condurci verso nuove possibilità e spazi oltre”.

La materia in altre opere è intesa come frammento e metafora della rottura e della relazione: lo scultore Alberto Gianfreda compone opere fatte da miriadi di pezzi di ceramica di riuso, trattandole come “un corpo che si piega, si stressa, si rompe [...] cambia e si trasforma sempre: anche quando sembra immobile”.

Ma la mostra, ponendosi come secondo capitolo di un affresco unitario attorno alla materia nell’arte, prova anche a creare punti di contatto tra gli artisti storicizzati della prima tappa espositiva e quelli attualmente esposti: così, a Piero Fogliati risponde Michele Spanghero la cui materia è il suono, come nell’opera Ad. Lib formata da sei canne d’organo e da un ventilatore polmonare che reinterpreta un estratto de Ein Deutsches Requiem op. 45 di Johannes Brahms al ritmo della respirazione artificiale.

Largo spazio è poi dato ad artisti che si rivolgono a materiali di riuso e di reimpiego: Luca Caccioni sceglie la tela gommata, reinventando anche il pigmento della pittura; Albano Morandi interviene direttamente sulla parete con nastri adesivi colorati, striscia dopo striscia, riveste la superficie, coprendola di una texture dove lo sguardo si impiglia e ne rimane irretito.

D’altra parte, Jason Martin lavora in modo sperimentale sulla pittura, ponendola al bivio con la scultura e inventando ogni volta nuovi ritmi monocromi.
Uno dei temi principali che echeggiano in mostra è quello del tempo: che siano tentativi di eternizzazione della materia o icone del mutamento, le opere esposte continuano a indagare la 
trasformazione delle cose, il senso ineluttabile della loro fine; così fa Sophie Ko, artista georgiana che mescola ali di farfalle, pollini, pigmenti cromatici, immagini bruciate che diventano cenere, e Arcangelo Sassolino, indiscusso maestro dell’attesa e della tensione della materia, immagine di una potenza in atto.

Il progetto è corredato da un catalogo edito da lorenzelli arte con un saggio di Ilaria Bignotti, ricco di vedute espositive delle due mostre, in cui le opere degli artisti sono accompagnate da loro dichiarazioni, molte delle quali raccolte appositamente, e da una selezione di estratti critici.

Successivamente, dal 14 giugno 2025, On the Matter II sarà ospitata al MO.CA – Centro per le nuove culture, via Moretto 78, Brescia.

Uno speciale ringraziamento per la preziosa collaborazione ad Apalazzo Gallery, Brescia,
Francesco Ribuffo Galleria de’ Foscherari, Bologna, Massimo Di Carlo Galleria dello Scudo, Verona.

ON THE MATTER II
Dal 13 marzo al 31 maggio 2025
@lorenzelliarte
Corso Buenos Aires, 2 , 20124, Milano
DA UN’IDEA DI Matteo Lorenzelli
CURATELA Ilaria Bignotti
CATALOGO lorenzelli arte edizioni (2025)
INGRESSO libero
ORARI da martedì a sabato 10.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00
INFO info@lorenzelliarte.com | +39 02 201914 | www.lorenzelliarte.com