Esposte circa trenta tele tecnica mista su tela, di medie e grandi dimensioni, una grande scultura in ferro: Palo Sannita, un'installazione di dieci “serpi” in bronzo:Un mondo di vipere, e otto testine “sannite” in cera: Teste Sannite. Tutte le opere sono state appositamente realizzate per questa esposizione.
I cicli pittorici di Arcangelo non devono essere letti come momenti di lavoro distinti e separati l'uno dall'altro, bensì come un continuos nel quale, di volta in volta, forme e segni affiorano e si rivelano in mirabili suggestioni. La pittura di Arcangelo si esprime infatti come un fitto racconto di immagini e segni, dove i diversi elementi entrano ed escono di scena solo momentaneamente, e dove i richiami e gli echi alla cultura delle origini fanno da sfondo a questo teatro di personalissimi sensi poetici.
I Sanniti sono gli uomini nati nella terra del Sannio, terra d'origine dello stesso Arcangelo, figure dalle quali l'artista prende spunto per attuare un'originalissima interpretazione della storia, delle tradizioni del suo popolo e della sua gente. Questa indagine, serrata nei materiali “iconografici” tipici della sua madre terra, è da sempre il tema fondamentale dell'arte di Arcangelo; il dato, umano e sensibile, che da anni costituisce la cifra inconfondibile della sua pittura.
Arcangelo: Lunga notte di stelle Sannite
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