Dopo le mostre dedicate ad Alberto Viani e Michele Festa della scorsa stagione, continua presso lorenzelli arte l'appuntamento con la grande scultura.
Giovedì 4 dicembre 2003, a partire dalle ore 18,30, Lorenzelli Arte inaugurerà una doppia mostra di opere di Pierluca e Zoltan Kemeny, indiscussi protagonisti della scultura europea del secondo dopoguerra (fiorentino il primo, nato a Banica, in Transilvania il secondo), entrambi operanti a Parigi pur appartenendo a due generazioni differenti.
Lacerazioni e Aggressioni, titolo della mostra dedicata a Pierluca (sala C e D) comprende circa trenta opere in ferro, acciaio, alluminio, rame di grandi dimensioni: "blocchi solidi di metallo spaccati da una forza gigantesca, fogli saldati in grossi spessori e perforati come carcasse bombardate o violenti strappi nella massa metallica" (ancora M. Valsecchi, Pierluca laceratore di metalli, in "Il Giorno", Milano, 27 novembre 1969). Opere, quelle di Pierluca, artista straordinario e sfortunato - morì ancora giovane a Malaga, vittima di una sciagura nel 1968 - che non conoscono la retorica dell'affascino, la propensione ad un facile "gusto letteario", ma "accettano i tagli, gli squarci e le lacerazioni di un gesto consapevole" (C. Giacomozzi, Fogli lacerati, in "Vita", Roma, 7 dicembre 1961). Lacerazione 38 A, 38 B, 38 C, la Grande Lacerazione del 1959, sono opere di grande forza, di grande impatto fisico e di austera eleganza. Drammatiche, segno "formale" di un destino, tutte intrise della loro personale fisicità. É Pierluca stesso a spiegare con le sue parole: "… ho piegato / materie dure come fossero creta / ho domato pietra bronzo acciaio / plasmato pensieri, volumi e spazi / per conquistare l'idea", ove importante è sottolineare aldilà di ogni sospetto nichilismo: "… la verità sta nel coraggio / di compiere un gesto / perché in fondo / l'intento è / distruggere tutto per ricominciare" (Pierluca, in G. Marchiori, Pierluca, Alfieri Edizioni d'Arte, Venezia 1967).
Pierluca : Lacerazioni e aggressioni
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