Nessuno è stato in grado di incarnare, così a lungo, lo spirito di un luogo come Torino al pari di Pier Virgilio Fogliati. Non foss’altro che per le origini – nato a Canelli (Asti) nel 1930 –, il suo lavoro ha saputo interpretare le istanze di un polo artistico e industriale coniugandole in direzione di un sogno personale e collettivo. Il fermento postbellico della Città sabauda, imperniato sulla produzione automobilistica, viaggia di pari passo alla ri-affermazione, in campo artistico, della poetica di Felice Casorati – che nel 1955 contribuirà con un quadro al lancio della Fiat 600 –, del secondo Futurismo torinese e dell’Informale internazionale, movimenti rilanciati dalla neonata Galleria Notizie di Luciano Pistoi.
Dal testo di Massimo Belli