Siamo lieti di aver contribuito alla mostra "Futuristi. una generazione all'avanguardia", con l'opera di Mario Radice, Composizione n.18, XII, 1934, cm 56x44, olio su tela.
L'esposizione, curata da Simona Bartolena, prodotta e realizzata da ViDi cultural, in collaborazione con il Comune di Lecco e il Sistema Museale Urbano Lecchese, si propone di indagare la presenza di linguaggi d’avanguardia nell’Italia dei primi decenni del Novecento, concentrandosi sull'esperienza futurista nelle sue molteplici espressioni.
Attraverso le opere dei suoi più celebri rappresentanti, da Giacomo Balla a Luigi Russolo, da Gino Severini a Enrico Prampolini, l'iniziativa si inserisce nel programma Percorsi nel Novecento, ideato al fine di analizzare la scena culturale italiana nelle prime sei decadi del XX secolo. La rassegna racconta, nelle sue diverse declinazioni, uno dei movimenti d’avanguardia più importanti d’Europa, il Futurismo, nato e sviluppatosi in Italia, e i suoi rapporti con la scena europea e con la società italiana del tempo.
Il percorso espositivo propone una panoramica coinvolgente sugli esiti noti e meno noti del movimento e si apre con la sezione che ripercorre le origini del movimento, per poi proseguire con l'approfondimento della relazione tra il Futurismo e il primo conflitto bellico mondiale.
Un focus è dedicato anche al ruolo che il Futurismo ha avuto nella nascita dei nuovi linguaggi sperimentali di inizio secolo scorso, in particolare con il Cubismo, anche attraverso la figura di Gino Severini, vero e proprio trait d’union tra i due mondi.
La rassegna lecchese passa ad analizzare una delle istanze più innovative del linguaggio futurista in pittura, ovvero quella di riprodurre un oggetto in movimento, collocando lo spettatore di fronte a una composizione in divenire, sollecitandone sensazioni dinamiche, attraverso una serie di lavori di Luigi Russolo, Roberto Iras Baldessari, Giulio D’Anna, nei quali emergono i concetti di dinamismo, simultaneità e compenetrazione dei piani visivi.
17 marzo - 18 giugno 2023