“Dentro il mio dipingere, metto il piacere di trasformare in pittura la bellezza del mondo usando i graffi del disegno come antiche cicatrici di un volto, i solchi del pennello, la sapienza dell’impaginazione, la capacità di leggere con gli occhi le stratificazioni e le relazioni presenti nella natura”.
Tullio Pericoli, tratto da Strade interrotte, conferenza tenuta alla Normale di Pisa il 9 marzo 2006
Il paesaggio è un argomento molto caro a Pericoli, un tema che non ha mai abbandonato, anzi, che ha trattato in periodi diversi della sua lunga carriera artistica “ora in forma di racconto ora in modo più astratto”, come spiega l’artista stesso, che riconosce le opere di oggi “più nutrite di segni e di materia, nelle quali inseguo una sinistra vitalità con inquietudine e impazienza”.