Maestri inglesi moderni: Via Manzoni, 20

16 October - 6 November 1965
La Galleria Lorenzelli presentò, tra l'ottobre e il novembre 1965, nella sede di Milano, una mostra dedicata a cinque artisti inglesi. In occasione della mostra, venne pubblicato un catalogo con le riproduzioni delle opere e un testo di Osvaldo Patani, qui riportato.
 
Nicholson, Pasmore, Bacon, Scott e Sutherland sono le cinque punte che formano la stella della pittura inglese d'oggi.
 
Ben Nicholson
Nato nel 1894 sotto il segno dell'ariete è il più anziano dei cinque ed è considerato uno dei rappresentanti più in vista dell'arte non figurativa. La sua opera si è imposta per raffinata precisione di una geometria esatta e semplificata, con toni purificati all'estremo. Elaborò la concezione spaziale della pittura con rilievi di squisita eleganza (suddivisi da lievi differenze di livello ricavate dalla stessa superficie della tavola) caratteristici della sua opera.
 
Victor Pasmore 
Un meditativo: una rigorosa logica presiede all'evoluzione del suo indefesso lavoro. Elabora il vocaboalrio sensibile dei suoi "Line and Space" e dei suoi "Development" con una non figurazione geometrica rigorosissima che ha subito l'influsso di una concezione architettonica della pittura.  Pasmore gioca su tutte le qualità sensibili della sua intelligenza.
 
Francis Bacon
Fu ignorato per lungo tempo e considerato un caso isolato. Ricordo sei anni fa il suo primo quadro mi fece l'effetto di una bomba: un cardinale urlante, violetto e rosso ingabbiato nel suo trono giallo su fondo notte. Si era allora in piena moda tachiste. I suoi ritratti da grands-guignols, tragici, sanguinolenti e violenti furono in breve tempo familiari. Bacon è così diventato da qualche anno il precurosre della giovane pittura che si è avviata verso una nuova figurazione.
 
William Scott 
Ha preferito concentrarsi, cercare in profondità e semplicità ciò che altri artisti trovano in estensione, e quindi si è limitato a pochi motivi. Si ispira ad oggetti quotidiani. Gli importa però non ciò che rappresenta ma come dipinge. Scott trasporta l'oggetto al livello essenziale della sua poesia. La realtà è trasformata così in immagini plastiche.
 
Graham Sutherland
Di tradizione surrealista cerca di penetrare con un senso molto vivo, vivissimo, il mistero delle cose e della irrequietezza della natura. Pone la sorgente dell'arte nell'inconscio imponendosi allo spettatore con le sue strane ed elaborate forme vegetali e minerali o di insetti trasformati in totem. Sutherland cerca di farci scoprire un mondo spinoso e sconosciuto, pieno di metamorfosi. Nella sua patria è conosciuto come il caposcuola del movimento pittorico.