La Galleria Lorenzelli presenta una mostra di Michel Seuphor. In occasione dell'esposizione viene realizzata una pubblicazione con testo critico di Carlo Belloli e un poema in prosa dell'artista.
"Già avevamo scritto di Seuphor costruttore di cartopipedi, silenziosi nella misura del clamore puramente ottico che proponevano. Oggi Seuphor ritaglia zone di atmosfera-tempo per incollarla sui campi vibratorii dei suoi itinerari mattinali o notturni. Seuphor cerca nel collage un diverso modo di solidificazione del tessuto luminoso, gradualizzato da linee-lacune, otticamente flessibili anche se strutturalmente rigide."
Dal testo di Carlo Belloli