Zoltan Kemeny

Zoltan Kemeny nasce a Banica, in Transilvania, il 21 marzo 1907. 
Tra il 1921-23 segue a Budapest corsi di disegno affini alla costruzione di mobili. Tra il 1924-27 compie gli studi d'architettura alla Scuola d'Arti e Mestieri della stessa città, quindi si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Budapest, che frequenta sino al 1930, anno in cui si trasferisce a Parigi. Nel 1933 sposa Madeleine Szmere. Tra il 1940-42 soggiorna a Marsiglia e si trasferisce a Zurigo lavorando come disegnatore e redattore di moda per la svizzera "Annabelle", attività che abbandonerà nel 1960, per dedicarsi esclusivamente alla scultura. Dopo aver svolto diversi mestieri, in special modo durante il suo periodo parigino, riprende a dipingere nel 1942. 
Del 1946 è la conoscenza con Jean Dubuffet e la prima mostra personale a Parigi, alla Galerie Kleber, dove l'artista espone i suoi primi quadri polimaterici e i collages a rilievo con assemblaggi di vari materiali: dalla sabbia al legno, dagli spaghi alle stringhe, ai sassi, ai piccoli oggetti quali bottoni e perline. 
Nel 1951 lavora ad alcuni rilievi colorati su vetro e nel 1953 compie il primo viaggio in America. Del 1954 sono i primi rilievi a metallo che costituiranno lo stile e il carattere inconfondibile della sua scultura. Nel 1957 Kemeny ottiene la nazionalità svizzera. 
Nel 1964 l'artista è invitato a rappresentare il Padiglione Svizzero alla XXXII Biennale di Venezia, con una sala a lui dedicata, vincendo anche il Gran Premio Internazionale per la Scultura. Importanti mostre si susseguono già a partire dagli anni '50. Nel 1955 espone alla Galleria del Milione (Milano) e alla Galleria dell'Obelisco (Roma); nel 1965 alla Galleria del Naviglio (Milano). La Galleria Lorenzelli dedica a Kemeny due personali: a Bergamo nel 1967 e nel 1972 a Milano, mentre la partecipazione ad una collettiva promossa dalla stessa galleria, diventata in seguito Lorenzelli arte, è del 1995. Dei primi anni '80 è una grande mostra itinerante (protrattasi sino agli anni '90) che vede il nome di Kemeny legato a quello della produzione del gruppo Cobra della Collezione Karel van Stuijvenberg. Negli anni la mostra è appunto ospitata in importanti musei in Europa (Liegi, Amsterdam, Stoccolma, Parigi) e oltreoceano: Stati Uniti (New York), Sud America (Caracas e San Paolo del Brasile), Giappone (Osaka, Tokio, Taipei). 
Il lavoro di Kemeny continua ad essere esposto in occasione di mostre collettive e personali ed è promosso a livello internazionale. Opere di Kemeny figurano oggi nelle più importanti collezioni private e pubbliche di tutto il mondo. L'artista muore il 14 giugno 1965, a Zurigo, dopo una lunga malattia.