Lee Ufan nasce il 24 giugno 1936 a Kyongnam, in una regione povera e montagnosa del sud della Corea. La sua famiglia ha subìto l'autorità del regime: suo padre viene infatti arrestato a causa della sua attività di giornalista. All'età di 5-6 anni gli vengono insegnati la calligrafia, la poesia e la pittura. Viene dedicata molta attenzione alla sua educazione, e la scoperta della musica è determinante per la formazione della sua personalità artistica. 


Nel 1953 termina i suoi studi al Collegio di Kyongnam ed entra al Liceo affiliato dell'Università di Seoul. Nel 1956, dopo il liceo, si iscrive all'Università di belle arti di Seoul dove inizia la pittura ad olio. Interrompe i suoi studi in settembre per lasciare clandestinamente la Corea e andare in Giappone dove raggiunge uno zio a Yokohama. Nel 1957 continua i suoi studi presso l'Università Takushoku di Tokio. La vita da clandestino è molto dura. Nel 1958 l'ingresso all'Università gli conferisce lo stato di residente straniero in Giappone. Si iscrive al dipartimento di Filosofia dell'Università di Nihon a Tokio. In questo periodo applica il metodo della calligrafia alle opere su carta che portano già il titolo From Point. Nel 1961 termina gli studi in filosofia e ritorna per un periodo in Corea. 


Nel 1967 realizza la prima importante esposizione personale alla Sato Gallery di Tokio, in occasione della quale fa la conoscenza del proprietario della Shirota Gallery con il quale inizierà una lunga collaborazione. Nel 1968 partecipa alla prima grande esposizione collettiva "Contemporary Art of Korea" al National Museum of Modern Art di Tokio. Nel 1969 partecipa a due mostre: in maggio alla 9° Esposizione di Arte giapponese contemporanea al Metropolitan Art Museum di Tokio e in agosto a "Trends in Contemporary Art" al National Museum of Modern Art di Kyoto. Questa mostra sancisce la costituzione del gruppo Monoha di cui anche Lee Ufan fa parte. Tra il 1970 e il 1972 tiene corsi alla Scuola di Design d'Aoyama a Yokohama. La Tamura Gallery di Tokio è la sola, con la Tokiwa Gallery, a riconoscere il gruppo Monoha al suo debutto. In agosto partecipa alla mostra "Aspects of New Japanese Art" al National Museum of Modern Art di Tokyo. 


Dal 1971 al 1974 Lee Ufan è responsabile dei corsi alla Scuola di Fotografia di Tokio. In gennaio presenta un'installazione alle Pinar Galleries di Tokio. Nel maggio 1971 partecipa alla 10° edizione di arte giapponese contemporanea al Metropolitan Art Museum di Tokio e in settembre, alla 7° Biennale di Parigi, è invitato a rappresentare la Corea. In questa occasione viene presentato il gruppo Monoha per la prima volta in Europa. A novembre presenta un gruppo di incisioni alla Shirota Gallery di Tokio. Il 1971 segna anche la fine del movimento Monoha e rappresenta un momento di rottura nell'opera di Lee Ufan. Nell'agosto 1972 si tiene la prima personale di Lee Ufan in Corea, alla Myong-Dong Gallery di Seoul. 


Nel 1973 il direttore della più importante galleria di Tokio, Yamamoto Takahashi, molto conosciuto negli anni '60, organizza una mostra dedicata all'artista. E' l'inizio di una lunga collaborazione tra i due. Dopo il viaggio compiuto in Occidente realizza le serie: From Point e From Line, poi esposte alla Tokyo Gallery. Nel luglio 1974 tiene la sua seconda mostra personale alla Tamura Gallery. Lo stesso anno è invitato a partecipare a numerose esposizioni all'estero: "Japan, Tradition und Gegenwart", a Dusseldorf e "Japan Art Exhibition" al Lousiana Museum of Modern Art (Danimarca). In novembre la Galerie Eric Fabre organizza la prima personale di Lee Ufan a Parigi. Nel novembre del 1976 tiene un'esposizione di dipinti alla Galerie m di Bochum, la prima di una lunga serie di mostre in Europa che faranno conoscere le sue opere. Nel marzo 1977 tiene una personale alla Tokio Gallery e in aprile partecipa alla 13° Esposizione d'arte giapponese contemporanea al Metropolitan Art Museum di Tokyo. 
Nel gennaio 1978 tiene la prima personale alla Shirota Gallery di Tokyo, dedicata alle incisioni, e in settembre espone quattordici sculture alla Galerie m di Bochum. Nel 1979, dopo un lungo soggiorno all'estero, la Muramatsu Gallery gli dedica una mostra, in giugno partecipa all'11° Biennale internazionale di incisione al National Museum of Modern Art di Tokio e riceve il Premio del National Museum of Modern Art di Kyoto. Lo stesso anno realizza le prime serigrafie. In agosto per il 1° Gran Premio Henry Moore, al Hakone Open-Air Museum di Kanagawa, Lee Ufan riceve il Gran Premio per l'opera Relatum. In ottobre la Kaneko Art Gallery di Tokio organizza una mostra dedicata ai disegni e agli acquarelli di Lee Ufan. Nella primavera del 1980 espone alla Galerie Eric Fabre di Parigi, mentre in ottobre tiene una personale organizzata congiuntamente dalle gallerie Ueda e Tokio. Tra il 1982 e il 1983 espone alla Kaneko Art Gallery di Tokyo (1982) e alcuni oli su tela alla Tokio Gallery, e a novembre ancora presso la Gallery Ueda di Tokyo. Tra marzo e aprile 1984 espone alcune sculture alla Galerie de Paris (originariamente Galerie Eric Fabre). 


Nel 1985 partecipa ad una mostra promossa da Nakamura Michiko alla Kamakura Gallery di Tokyo. La mostra alla Gallery Ueda del gennaio 1986, che presenta un nuovo modo di espressione pittorica di Lee Ufan, è ben accolta dalla critica giapponese. In aprile diventa professore all'Università di Tama, posto che occuperà fino al 1991. In giugno, la Shirota Gallery organizza una mostra di punte secche, mentre la mostra alla Tokio Gallery in ottobre presenta una nuova serie di lavori denominati From Winds. Da dicembre fino a marzo 1987 il Musée National d'Art Moderne, Centre Georges Pompidou di Parigi, presenta un'importante esposizione sull'arte giapponese del XX secolo, alla quale Lee Ufan è invitato a partecipare quale rappresentante e teorico del movimento Monoha. Nel febbraio 1987 espone alcune terracotte alla Gallery Ueda di Tokyo. 


Il 1988 vede l'organizzazione della più grande esposizione d'autore di Lee Ufan: dal 5 gennaio all'11 febbraio il Museum of Fine Art di Gifu organizza una retrospettiva dove sono esposte cinquanta opere datate tra il 1980 e il 1987, mentre dal 4 ottobre al 31 dicembre si tiene anche al PAC di Milano un'importante mostra personale a lui dedicata. Nel febbraio del 1989 espone una nuova serie di incisioni alla Shirota Gallery di Tokio, mentre in novembre presenta alcune sculture recenti alla Galerie de Paris e la serie With Winds è presentata contemporaneamente alle gallerie Ueda e Tokio. Nel 1990 presenta alcune sculture recenti alla Kamakura Gallery di Tokio, mentre nel maggio 1991 l'Hara Museum of Contempoprary Art di Shibukawa dedica a Lee Ufan una grande retrospettiva comprendente una quarantina di opere. Ancora in maggio, la mostra "With Winds '91 at Milano" è tenuta presso Lorenzelli Arte. Nel 1993 un'altra importante retrospettiva è organizzata al Museum of Modern Art di Kamakura, mentre nel 1994 la grande mostra itinerante "Japanese Art after 1945: Scream against the Sky", vede Lee Ufan partecipare nella sezione dedicata al Gruppo Monoha. Lo stesso anno è segnato dall'avvento di due grandi retrospettive alla Fondazione Mudima di Milano e al National Museum of Contemporary Art di Seoul. Questa è la prima grande mostra dedicata a Lee Ufan in Corea. Nel 1996, dal 18 ottobre al 16 novembre, si tiene alla Lisson Gallery di Londra la prima mostra di Lee Ufan nel Regno Unito. 


Nel 1997, dal 29 maggio al 5 luglio, Lee Ufan espone alcune opere della serie Correspondences datate tra il 1993 e il 1997 presso Lorenzelli Arte, Milano, e in novembre la Galerie nationale du Jeu de Paume ospita la prima mostra dedicata a Lee Ufan in una istituzione pubblica francese. Nel 1998, un'altra importante retrospettiva si tiene allo Stadelsches Kunstinstitut und Stadtische Galerie a Francoforte sul Meno, mentre nel 1999 Lee Ufan è invitato a partecipare a "Korean Art of 50 years" presso la Gallery Hyundai di Seoul. 


Dagli anni 2000 ad oggi si ricordano infine importanti mostre: "Be alive - Contemporary art from Japan - 1980 to the present", Kroller-Muller Museum, Otterlo; "Lee Ufan - Gemalde 1973/2001", Kunstmuseum, Bonn; "Asia-Pacific Triennial of Contemporary Art 2002", Brisbane; alcune personali e collettive a Seoul, la collettiva "Anni '70 '80 '90" presso Lorezelli Arte, Milano, maggio 2003; la retrospettiva al museo d'arte moderna di Saint-Etienne nel 2005, personali alle gallerie Lisson di Londra e m Bochum, e la partecipazione alla Biennale di Gwangju nel 2006. Il Guggenheim a New York ha organizzato una retrospettiva delle sue opere nel 2011.