Franco Grignani nasce nel 1908 nella provincia di Pavia. Studia architettura, ma per i suoi principi formativi e i suoi interessi, la sua attività si mantiene in un costante sperimentalismo nell'area delle nuove estetiche e della comunicazione visiva. Le nuove tecniche da lui proposte sono la logica maturazione dell'esperienza del graphic design e il volume della sua ricerca, condotta nel processo percettivo, con l'ausilio di accelerazioni, distorsioni ottiche, tensioni e induzioni. 


Le riviste specializzate, libri, mostre e il materiale didattico impiegato nelle scuole d'arte italiane, inglesi e americane, hanno insieme contribuito a divulgare le sue esperienze che hanno influenzato e tuttora influenzano le correnti della grafica mondiale. Il suo è stato un rifiuto dei mezzi e degli indirizzi della pittura tradizionale; perciò, la sua opera si è svolta solitaria e rigorosamente coerente, si è addentrata fra le nuove proposte della scienza e della psicologia ed è riuscita a determinarne un segno caratterizzante il nostro tempo.

 

E' stato membro della giuria internazionale di Typomundus XX/2 per la selezione della grafica rappresentativa del nostro secolo. Nel 1965 è stato invitato in America, per partecipare ai lavori di Vision 65 all'Università of Carbondale, nell'Illinois, (comunicazioni visive). I suoi lavori sperimentali e grafici sono entrati nelle raccolte del Museum of Modern Art di New York, dello Stedelijk Museum di Amsterdam, del Museo d'arte moderna di Varsavia e del Victoria e Albert Museum di Londra. Muore a Milano nel 1999.